sabato 21 gennaio 2023

"Intervista a Dino Ticli"


LE PICCOLE EMOZIONI INTERVISTANO DINO TICLI, INSEGNANTE E SCRITTORE


Le Piccole Emozioni

DINO TICLI, oltre a essere insegnante di scienze nelle scuole superiori, è autore di oltre 100 libri per bambini e ragazzi (dall’età prescolare ai primi anni delle superiori), che spaziano dalla narrativa alla divulgazione scientifica, che spesso mescola tra loro per rendere più accattivanti i concetti proposti. Ha pubblicato con molte case editrici, tra cui Mondadori, Giunti, Battello a Vapore, Raffaello, Edizioni Paoline, Lapis, De Agostini, Editoriale Scienza, Messaggero di Padova, Coccole Books, Scienza Express, Edizioni della Sera, vincendo numerosi premi letterari. È spesso invitato in tutta Italia presso festival, feste del libro, scuole, biblioteche, librerie per presentare i suoi libri e per incontrare i suoi giovani lettori.

INSEGNANTE DI SCIENZE E SCRITTORE. QUALE RUOLO LE PIACE DI PIU'?
Sono un insegnante che scrive o uno scrittore che insegna? Una domanda ricorrente, visto il mio doppio ruolo che mi vede, tuttavia, sempre impegnato con i ragazzi e con il sapere. E mi riferisco non solo alla sapienza data dalle conoscenze, ma anche a quella più alta di chi ha chiaro in se stesso cosa è importante nella vita, perfino il saper sorridere e regalare sorrisi.
Mi sento pertanto a mio agio in entrambi i ruoli e spesso finisco per unirli quando, girando per le scuole e le biblioteche d’Italia, incontro i miei giovani lettori e rispondo alle loro domande.

COME NASCE UN SUO LIBRO?
Credo che tutti gli scrittori attingano dalle proprie esperienze e dalle vicende nelle quali direttamente o indirettamente sono coinvolti, alle quali aggiungono l’immenso patrimonio degli scrittori passati e presenti. La mia formazione scientifica, unita alla mia curiosità, alle mie passioni, a quello che mi sarebbe piaciuto leggere da giovane, mi aiutano a scegliere di volta in volta l’argomento da trattare. Infatti i miei libri spaziano dalla divulgazione scientifica, ai romanzi d’avventura, storici, di formazione e scientifici, dove unisco le mie passioni: quella del narratore e quella per le scienze.

DA INSEGNANTE AVRA' VISTO UN CAMBIAMENTO NELLE NUOVE GENERAZIONI. CHE RAPPORTO HANNO, SECONDO LEI, CON IL TESTO SCRITTO?
Quando io frequentavo le scuole medie (così si chiamavano un tempo), la nostra insegnante di lettere ci leggeva in classe libri che noi stessi sceglievamo. Dopo avere sottolineato che è stato uno dei momenti formativi più incisivi per la mia carriera di lettore, prima, e di scrittore, dopo, devo purtroppo ammettere che quei romanzi metterebbero in difficoltà una parte dei pari età di oggi. 
Da “Quo vadis” ai “Ragazzi della via Pal”, da “Zanna Bianca” al “Richiamo della Foresta”, è soprattutto il linguaggio e la struttura di quei testi a renderli meno appetibili. Anche con i libri di testo, nonostante io insegni nelle scuole superiori, gli studenti devono essere accompagnati nella comprensione. Ciò che non trovo cambiati, se i giovani vengono stimolati nel modo giusto, sono la curiosità e il desiderio di capire.

COSA LE PIACE LEGGERE NEL TEMPO LIBERO?
Sono un divoratore di romanzi storici, ma leggo un po’ di tutto e non mi dispiacciono nemmeno i fantasy. Ovviamente, sia per piacere sia professionalmente, leggo anche saggi e articoli scientifici, ma anche di letteratura e sulla lingua italiana. A questo proposito, sono curatore su un quotidiano locale, da qualche anno, di una rubrica letteraria sull’etimologia delle parole, dal titolo “Parole che parlano”.

HA QUALCHE PROGETTO IN USCITA?
Diversi. A marzo uscirà il primo libro di una collana che ho ideato sui miti greci, rivolta in particolare ai
bambini dagli otto ai dodici anni. Sarà qualcosa di originale perché ho suddiviso i racconti secondo uno
schema apparentemente strano, quello dei “miti più”. Il primo volume tratterà infatti “I più fedeli e innamorati”, il secondo “I più brutti, strani e mostruosi” ecc. Inoltre, abbiamo deciso di renderlo ad alta leggibilità, con un’opportuna scelta del font grafico, del distanziamento tra lettere e righe, evitando la giustificazione e la divisione sillabica e l’uso di terminologia e struttura complesse.
A giugno, con la Giunti, uscirà un manuale sul riconoscimento degli alberi, sempre rivolto a giovani lettori. Altri lavori sono in cantiere, ma è presto per parlarne. Vorrei però presentare le uscite del 2022: Roka, il figlio della terra (Edizioni Corsare), Alberi che passione e La costellazione del chihuahua (Coccole books), Lo strano caso degli uccelli scomparsi (Parapiglia Edizioni), Mistero nell’antica Roma (Mondadori Editore).



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