lunedì 26 luglio 2021

"Non solo mamme"

ANTONELLA 






Antonella, mamma e non solo, ci racconti chi sei?
 
Sono una donna prima di tutto, una mamma, una moglie, editor per alcuni giornali e blog e sono una persona con disabilità. La mia disabilità si chiama diplegia spastica a gonna stretta, dovuta ad una nascita prematura e ad una successiva paralisi celebrale infantile che ha compromesso gli arti inferiori. Ho un rapporto tranquillo con la mia disabilità, cammino con le stampelle ma sono un accessorio nella mia quotidianità.

"Ho una disabilità ma non sono la disabilità infatti ho una famiglia e una vita normalissima"

Sono una mamma e, quando ho scoperto di aspettare il mio bimbo (7 anni fa) non c'era nulla sul web che parlasse di disabilità e maternità. Mi sono sentita "sola" e purtroppo ho dovuto affrontare, al momento del parto, anche le perplessità delle assistenti sociali che poi si accorsero che la mia disabilità fisica non comprometteva la mia maternità in nessun modo. 

Dopo tre anni trovai, su internet in uno spazio chiamato " gravidanze straordinarie" un video che documentava la maternità di una donna disabile e i commenti  purtroppo non erano positivi. La rabbia fu talmente tanta che mi portò a cercare altre mamme nella mia stessa situazione, perché era impossibile che io fossi da sola!

Trovai altre ragazze e, insieme creammo un gr. su WhatsApp, che poi crebbe fino a farci decidere di aprire una pagina Facebook chiamata "disabilità indipendenza e maternità#disabilmente mamme" e il gr. di amici di disabilmente mamme. 

Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che ha sempre creduto in me grazie anche alla quale, malgrado abbia incrociato nella mia vita "bulli", spesso tra i compagni di scuola e, purtroppo, tra gli insegnanti, sono andata avanti lo stesso.

Ho vissuto un momento molto difficile dopo aver perso mio padre improvvisamente. Lui è stato per me un faro e una guida, mi ha sempre sostenuto  dicendomi di credere in me stessa. 

"punta sempre alla stella più alta mal che vada ti troverai nell'universo"
Questa sua frase mi accompagnerà per sempre.


Il destino anni dopo mi fece una "bellissima sorpresa" e durante un periodo di riabilitazione conobbi il mio migliore amico che divenne poi mio marito.

"con un bacio si trasformò tutto"

infatti durante il mio ultimo ricovero progettammo il nostro matrimonio e provai il mio abito da sposa proprio in clinica. Ci sposammo il 19 ottobre del 2013 e a marzo del 2014 scoprii di "avere un cuore in più" nella mia pancia. Stavo aspettando Ismaele...la cosa più bello che ho!!


Come hai vissuto questo periodo di Lockdown con il tuo bambino? 

Non è stato facile per nessuno, soprattutto per i bambini. Il primo anno giocavamo insieme. Il secondo anno con "l'inizio" della prima elementare  e la DAD non e stato semplice ma ho un bambino bravo, responsabile e maturo e abbiamo affrontato tutto con tranquillità. Quando potevamo uscire, il pomeriggio lo dedicavamo ai compiti e poi andavamo al parchetto a fare grandi passeggiate,


Ti ricordi il momento più bello e il più difficile in questa "convivenza forzata"? 

Quello più difficile è stato il momento in cui mio marito ebbe il Covid. Siamo dovuti stare in isolamento e fare tutto da sola è stato duro. Fortunatamente si è risolto tutto per il meglio e ci siamo resi conto che questa prova ha unito maggiormente la nostra famiglia. 

Un desiderio per il futuro?

Come mamma vorrei una maggior apertura nelle scuole per la disabilità, noi come gruppo ci stiamo già attivando a riguardo andando a parlare nelle classi. Essere disabile non ti "rende disabile" e non ti impedisce nulla nella vita. Io lo faccio per mio figlio, per tanti altri bambini e per le mamme.
Per quanto riguarda "disabilmente mamme" spero di portare a termine i tanti progetti che abbiano in  cantiere , tra cui diventare un 'associazione che vuole aiutare tante altre donne avvalendosi di diversi esperti.



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