martedì 20 luglio 2021

"Intervista a Francesca Dafne Vignaga"



FRANCESCA DAFNE VIGNAGA ILLUSTRATRICE SI RACCONTA 
ALLE PICCOLE EMOZIONI


Francesca Dafne Vignaga è nata il 24 Ottobre. 
Vive e lavora nella casa dei nonni in provincia di Vicenza. Ha pubblicato albi illustrati e ricevuto premi e riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale fra cui il Terzo premio al Sharjah International Bookfair negli Emirati Arabi nell'Aprile 2014. 

Ha preso parte a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Collabora con il centro di riabilitazione psichiatrica Arcobaleno di Arzignano (VI)  organizzando laboratori di disegno, pittura e murales. Attualmente si sta dedicando alla creazione di progetti personali in diversi ambiti artistici.

Dipingo da quando ne ho memoria, disegnare è sempre stato il mio mezzo d’espressione, a volte per rifugiarmi in un posto speciale, a volte solo per giocare. Sono stata una bambina timida, mai stanca delle passeggiate, costantemente alla ricerca di piccoli frutti, di fiori selvatici, di animaletti nascosti da osservare. Oggi, che l’illustrazione è diventata il mio lavoro, sono felice ed anche sorpresa nel trovare ogni volta nuovi stimoli e interessi. Sovente  quando disegno ho soltanto un’idea di partenza piuttosto indefinita di ciò che voglio rappresentare; mano a mano che procedo l’immagine prende forma in modo autonomo, molto naturale. Quando sento che è conclusa la guardo e mi stupisco che sia nata così spontaneamente, senza che io ne avessi il pieno controllo, in una sorta di flusso libero e istintivo, come se fosse già nascosta nella carta e io l’avessi semplicemente aiutata ad affiorare. E’ magia e non succede sempre, ma quando accade mi sento il tramite di qualcosa di vibrante che riporta la meraviglia nel mio mondo e mi fa partecipare alla bellezza delle cose.


QUANDO HAI DECISO DI DIVENTARE ILLUSTRATORE?


Penso di esserlo sempre stata in realtà, da quando ho ricordi dei miei primi approcci al disegno. Disegnare per me è (ed è sempre stato) soprattutto raccontare un mio mondo, costituito da una sorta di puzzle di elementi reali e immaginari legati da una narrazione  non sempre intenzionale o non così evidente. Da un punto di vista professionale ho capito che sarebbe potuto diventare il mio lavoro qualche anno dopo il liceo. Ho vinto qualche concorso a cui avevo partecipato senza troppe aspettative ed ho deciso di investire più tempo ed energie per questo progetto di vita lavorativa.


COSA TI PIACE DI PIÙ DI QUESTO LAVORO?


La cosa che apprezzo di più è sicuramente la sorpresa, la meraviglia di scoprire qualcosa di me e del mio mondo altro, che era nascosto e magicamente mi si rende palese soltanto disegnandolo. Se vogliamo invece focalizzarci sugli aspetti professionali, apprezzo innanzitutto il clima molto collaborativo e poco competitivo tra i colleghi illustratori. E’ un mondo sostanzialmente meritocratico; se un illustratore ha qualcosa da dire e lo fa in modo potente difficilmente non sarà notato, apprezzato e pubblicato. E’ un mondo ricco e molto ampio, che attinge ai più svariati campi, che porta sempre a nuove scoperte, che ha in sé un gran dinamismo e viaggi iconici fra culture.

Cosa si può volere di più?



COME NASCONO LE ILLUSTRAZIONI DI UN LIBRO PER BAMBINI?


La genesi di un libro illustrato è sempre diversa, almeno per me. Non ho una regola precisa se parliamo di un progetto mio: spesso mi incanto dinanzi ad una parola particolarmente evocativa o ad una forma dall’armonia singolare o  vengo rapita da un suono, da una melodia e da lì inizia a pulsare un’idea che può diventare una storia o soltanto un’immagine o una sequenza. Se invece parliamo di progetti che vengono proposti dagli editori, nella maggior parte dei casi ricevo un testo che cerco di interpretare secondo la mia sensibilità, seguendo soprattutto la vibrazione che mi evoca, creando collegamenti fra il mio immaginario e quello che la storia mi racconta. 


C'È' UN PERSONAGGIO CHE HAI CREATO CHE TI È' RIMASTO NEL CUORE?


Sicuramente il mio Igor. Igor è nato in modo molto spontaneo, è un gran dispensatore di sorrisi e buon umore, è curioso e vagabondo ma possiede anche innumerevoli sfaccettature e complessità che mi affascinano e su cui vorrei ancora indagare.



ILLUSTRAZIONI DI FRANCESCA DAFNE VIGNAGA

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