Piccola, elegante, leggera, la libellula è un insetto che appartiene alla famiglia degli Odonati, la cui crescita e sviluppo sono possibili solo in ambienti acquatici. Nel corso dei due stadi giovanili gli odonati vivono nell’acqua mentre in età adulta si trasformano in esperti volatori e in rapidi e silenziosi predatori sia di acqua che di aria. Le libellule sono capaci di prendere il volo, catturare la preda e tornare al punto di partenza in un arco di tempo pari a circa un secondo e mezzo.
Tante le leggende che accompagnano la libellula.
Si narra che inizialmente la libellula fosse un drago molto saggio che, durante la notte, diffondeva la luce con il proprio respiro di fuoco. Il suo respiro aveva creato l’arte della magia e dell’illusione.
Un giorno il drago però cadde prigioniero della sua stessa magia: per ingannare il coyote si trasformò in una libellula e nel farlo rimase intrappolato nel nuovo corpo perdendo tutti suoi poteri.
Per i nativi d’America, la libellula era il simbolo di una verità nascosta e l’insetto stesso rappresentava le anime dei morti.
In Oriente è un portafortuna carico di armonia e prosperità e in Cina e Giappone ancora oggi sono considerate animali sacri.
In Giappone tra il 1400 e il 1500 si diffuse l’uso di particolari copricapi militari "Dragonfly Helmet" (elmo libellula) che servivano a rendere subito riconoscibili i leader sul campo di battaglia.
Le libellule nella mitologia norrena erano associate alla dea dell’amore Freyja.
In Europa e in Italia, durante il Medioevo, si credeva fosse un animale inviato dal demonio tanto da guadagnarsi il soprannome di “uncino del diavolo” o “ago del diavolo”.
Questi insetti comunque affascinano con i loro colori e la loro eleganza nel volare.
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