INTERVISTA ALL'ILLUSTRATORE MARCO LEONI
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Marco Leoni, benvenuto nelle Piccole Emozioni. Ci racconti chi sei?
Ciao! Sono Marco e faccio l'illustratore, a volte insegnante e narratore di giochi di ruolo per bambine e bambini nelle biblioteche.
Quando e come è iniziata la tua passione per il disegno?
Come tanti bambini disegno da quando ero piccolo. Forse ancora più che il disegno, la passione era per inventare storie, a volte in collaborazione con altri amici. Ho smesso poi per molto tempo e ho ripreso alle scuole superiori, dove il disegno è entrato sempre più a far parte della mia identità.
Come nascono le tue illustrazioni?
Dipende! Alcune illustrazioni hanno un processo più veloce legato alle tempistiche di lavoro, altre invece hanno un procedimento più lento, dove provo a portare i temi che mi interessano.
Il mare, l'avventura, il viaggio, l'esotico, l'occulto e gli animali.
Questi temi provo a svilupparli in maniera dettagliata e lenta, partendo da diversi schizzi fino alle fasi avanzate
In ogni illustrazione rimane un elemento che è presente in tutte le fasi, la matita.
Cosa ti piace di più di questo lavoro?Ci pensavo giusto qualche giorno fa, ci sono molti aspetti complicati in questo lavoro, tra promozione, burocrazia ma anche l'incertezza per il futuro e spesso l'instabilità. Tuttavia l'inizio di ogni progetto diverso solitamente conferisce una bella energia propulsiva e vitale e questo è un gran privilegio che non tutti hanno i mestieri possono vantare!
Hai un illustratore preferito?
Ho avuto molti artisti e artiste preferite negli anni e altri innamoramenti arrivano continuamente. Ne scrivo alcune che sono state colonne portanti nella mia crescita stilistica fino a questo momento: Shaun Tan, Rebecca Dautremer, Julia Sardà, Carl Cneut o tra gli italiani, Marco Somà, Monica Barengo, Isabella Mazzanti e tanti altri.
Progetti e sogni nel cassetto?
Più che sogni in questo momento riesco a vedere alcuni obiettivi, mi piacerebbe affrontare con molta pratica anche l'altro lato dell'albo illustrato, la scrittura, che per me è una cosa bellissima e difficilissima.
Poi si, ci sono uno o due libri che per ora vedo solo nel teatro della mente, sperando un giorno possano arrivare :)
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