domenica 18 settembre 2022

"Intervista a Marco Bucci"


Le Piccole Emozioni



Marco B. Bucci, sceneggiatore e game designer. Dopo aver lavorato nel campo della fotografia per diversi anni ora si occupa principalmente di sceneggiare fumetti, scrive giochi di ruolo e dirige progetti culturali a tema esoterico. 
La sua serie a fumetti “Nomen Omen” è stata pubblicata in Italia, Francia da Panini Comics e negli Stati Uniti da Image Comics. È da poco uscita la sua ultima graphic novel “Saetta Rossa” ed è in lavorazione la sua miniserie "Simulacri" per Sergio Bonelli Editore. Marco fa anche parte di Mana Project Studio come scrittore e coordinatore di progetti editoriali, producendo manuali per la quinta edizione di Dungeons & Dragons. 

Ciao Marco, grazie per la tua intervista. Ci racconti cosa ti ha portato a fare questo lavoro e cosa ti piace di più?
Ho lavorato per anni nella redazione di una casa editrice che si occupava esclusivamente di fumetti. Quindi si può dire che mi sia avvicinato a questo mondo  proprio da addetto ai lavori. Sicuramente quello che mi piace di più è il potenziale della narrazione che mi consente di confrontarmi sempre con temi diversi. È un continuo motivo di crescita personale oltre che artistica.

Come crei le tue storie a che cosa ti ispiri?
Ogni storia è legata a un tema che voglio esplorare. È sicuramente lui a trovare me. Finisco a rimuginarci sopra per mesi finché non inizio a documentarmi e a raccogliere idee. 
Di rado parte tutto dai personaggi che arrivano sempre dopo. 
Si può dire che mi ispiro più a immagini che ha scritti, anche se il mio autore preferito è Neil Gaiman.

Nei fumetti nascono prima le tavole o i dialoghi?

Le tavole! Senz’ombra di dubbio. Prima decido le scene, poi le divido in tavole, e solo alla fine scrivo i dialoghi. A volte ho degli appunti con dialoghi particolarmente significativi che mi sono appuntato. 
Solo in quel caso la tavola segue un po’ il dialogo che ho già.

Nomen Omen, ci racconti come nasce e se ti aspettavi questa sua evoluzione?
Nomen Omen nasce dalla necessità, mia e di Jacopo Camagni, di raccontare una difficile elaborazione del lutto. Nonostante sia una storia piena di azione, magia e creature soprannaturali è quello che succede dentro alla protagonista il perno di tutta la vicenda. Come lei cambia e come lei percepisce questo cambiamento. A volte abbiamo bisogno che il mondo attorno a noi crolli, letteralmente, per ricostruirci insieme a esso.

Cosa leggi nel tuo tempo libero? 
Pile di romanzi, qualche saggio e una buona quantità di fumetti, soprattutto americani. Ah… e manuali di giochi di ruolo!

Ti piacerebbe essere il protagonista di un fumetto e da chi vorresti essere disegnato?
Mi piacerebbe essere il personaggio di un fumetto, ma non il protagonista e non so cosa darei per essere disegnato da Olivier Coipel!

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