domenica 28 novembre 2021

"Intervista a Sara Carpani"


SARA CARPANI SI RACCONTA ALLE PICCOLE EMOZIONI


A volte scrivo, a volte disegno. A volte faccio entrambe le cose. Lo facevo da bambina, l'ho fatto in viaggio da ragazza, da mamma sul tavolo della cucina, quando i bambini dormivano. Ora ho addirittura un intero studio, che condivido con gli illustratori e i fumettisti di domani. 

Collaboro come scrittrice e illustratrice con Leone Verde Piccoli, Pulce Edizioni, Il Ciliegio. Con “L'amore a 126 centimetri da terra” (Pulce Edizioni) assieme a Luca Tozzi ho vinto il Premio Rodari Città di Omegna 2020 nella sezione fiabe e filastrocche.

Nel 2020 ho fondato lo Studio Mizar, luogo di incontro con i propri talenti e di confronto con gli altri. Qui insegno fumetto e illustrazione a bambini ragazzi e adulti, organizzo workshop e centri estivi. 


QUANDO HAI DECISO DI DIVENTARE ILLUSTRATORE?


Ho sempre amato leggere, scrivere e disegnare, fin da bambina. 

Arrivata all’università frequentai alcuni corsi di fumetto professionale, iniziai a partecipare a vari concorsi e avviai le mie prime collaborazioni come illustratrice scientifica e fumettista. Poi, con la nascita dei miei due figli, la mia creatività si è raccolta quasi tutta in loro per molti anni.

Nel 2018 ebbi la fortunatissima idea di iscrivermi alla scuola di scrittura di Bologna “Bottega Finzioni”. Tra i vari corsi c’era anche quello di albo illustrato... la docente di allora, la bravissima Cristina Petit, mi notò e da allora avviammo una meravigliosa collaborazione, che continua ancora adesso!

Insomma, entrai a Bottega Finzioni con il desiderio di diventare una scrittrice per ragazzi, e ne uscii illustratrice! Quando il destino bussa alla porta...


COSA TI PIACE DI PIÙ DI QUESTO LAVORO?


Sono tante le cose che mi piacciono.

Innanzitutto, amo quello spazio raccolto che si crea quando sono al tavolo da disegno, da sola. È vero, è un mestiere solitario: quando si disegna, si disegna da soli. 

Eppure, c’è qualcosa di caldo e accogliente in quel metro quadrato illuminato dalla luce da tavolo, una specie di bolla di energia dalla quale può nascere qualsiasi cosa. Tutto ciò che ti passa per la mente e che riesca ad arrivare alle mani.

Disegnare richiede molta pazienza, soprattutto per me, che sono lenta e mi ostino a lavorare in analogico. Mi insegna a non avere fretta. Con il carattere impulsivo e precipitoso che mi ritrovo è un grande insegnamento!



COME NASCONO LE ILLUSTRAZIONI DI UN LIBRO PER BAMBINI?


Solitamente ricevo un testo in cui è descritta la storia, dialoghi compresi, se ci sono.

A volte ci sono “indicazioni di regia” piuttosto chiare, altre volte invece ho completa libertà di immaginare tutta la parte grafica.

Spesso ho la bellissima possibilità di interfacciarmi direttamente con l’autore, e ciò arricchisce enormemente il potenziale della storia: due teste che lavorano insieme fanno per quattro! Riguardo a questo, devo ringraziare la casa editrice per cui lavoro principalmente, Pulce Edizioni, che crede e incentiva questo tipo di scambio.

Il primo passo, per me che ho una formazione fumettistica, è creare il character design, ovvero lo studio del personaggio, che è la sua visione frontale, laterale e in tre quarti. Questo passaggio è di estrema importanza, perché è ciò che mi permette di caratterizzare il personaggio al meglio, di dargli le svariate sfaccettature che mi piace attribuire: a seconda di “chi” ho di fronte, un po’ dolce, ma anche un po’ buffo, e comunque sempre un po’ di sbieco, mai dove lo immagineresti esattamente. Sono capace di stare su questo passaggio per una settimana intera.

Poi è il momento dello storyboard, in cui do il mio “taglio registico” alle immagini. Infine realizzo le tavole definitive, prima a matita poi ad acquerello.

Di solito, per realizzare un albo ci metto circa tre mesi.


C'È' UN PERSONAGGIO CHE HAI CREATO CHE TI È RIMASTO NEL CUORE?


Il primo che mi viene in mente è sicuramente Attilio, la pecorina che non vuole tosarsi, dell’omonimo libro scritto da Elisa Mazzoli e edito da Pulce Edizioni. È il personaggio che mi ha fatto riscoprire la mia vena ironica. Disegnarlo è stato molto divertente.

Il secondo è Pondo, uno dei tre panda de “La premiata banda dei panda in mutanda”, scritto da Luca Tozzi, sempre edito da Pulce Edizioni. Pondo è l’elemento grassottello, sempre affamato ma serafico. È adorabile, gli ho voluto davvero un gran bene!

Infine, e questo è il mio preferito in assoluto, forse perché sono l’unica genitrice, Delfo. Delfo è un cagnolino fantasma di un romanzo che ho scritto e che spero possa vedere la luce, prima o poi! È piccino, tutto dorato e vive proprio vicino a casa mia, nei boschi dell’Appennino Tosco-emiliano. Lo conoscerete presto!



ILLUSTRAZIONI DI SARA CARPANI

 

 


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