sabato 8 gennaio 2022

"Intervista a Sibylle Delacroix"





SYBILLE DELACROIX, ILLUSTRATRICE E AUTRICE, SI RACCONTA ALLE PICCOLE EMOZIONI


Sono nata a Bruxelles nel 1974, con doppia nazionalità: belga (grazie papà) e francese (grazie mamma). Dopo un'infanzia senza troppe storie - a parte quelle dei libri - e un'adolescenza con tanta musica, nel 1997 mi sono diplomata ERG (Scuola di Ricerche Grafiche - Bruxelles) con il massimo dei voti. 
Il mio progetto di laurea, l'illustrazione de "La Barbe-Bleue" di Charles Perrault, è stato pubblicato da Casterman nel 2000. La collaborazione con Casterman continua con altri 3 album di fiabe classiche e l'illustrazione di diversi romanzi per bambini, nello stesso periodo ho lavorato anche come graphic designer.

Nel 2007 mi sono trasferita nel sud-ovest della Francia per dedicarmi esclusivamente all'illustrazione e a mia figlia, che ha sicuramente influito sul mio percorso. Ho quindi iniziato il passaggio a un altro tipo di album, più incentrato sul disegno e sui bambini molto piccoli.

Il testo del mio primo album “I piccoli nomi” è stato pubblicato nel 2011 da Bayard jeunesse. Lì, ho continuato a scrivere album per bambini, inclusa la serie "Cléo" e a creare storie per la Youth Press (Bayard Presse).

In altre aree ho anche prodotto illustrazioni di poster (Paris Opera, Bois de Revel Museum, ecc.) e disegni intorno alle canzoni di Dominique A (Seine-et-Marne Museum, album collettivo pubblicato dalle edizioni Cart).

Da diversi anni mi dedico alla mia tecnica preferita: la matita, con soli 2 o 3 colori, e lavoro anche per le edizioni Mijade e Kaleidoscope.


QUANDO HAI DECISO DI DIVENTARE ILLUSTRATORE?

La prima volta all'età di 17 anni quando ho scelto di entrare in una scuola d'arte, e la seconda volta circa 15 anni dopo, quando ho scelto di rinunciare al mio lavoro principale per dedicarmi solo alle mie illustrazioni.

COSA TI PIACE DI PIU' DI QUESTO LAVORO?

La parte più bella è quando ti viene in mente un'idea per una storia, inventi un piccolo "mondo", soprattutto i personaggi. Lo stato un po' ipnotico che si verifica quando si disegna per diverse ore di seguito da l'impressione che il disegno si crei da solo davanti ai nostri occhi.

COME NASCONO LE ILLUSTRAZIONI IN UN LIBRO PER BAMBINI?

Alcune immagini nascono molto facilmente quando si leggono le parole, senza matita, concedendosi il tempo di sognare. A volte la scintilla non c'è occorre cercarla, disegnare senza sapere veramente dove si sta andando, invece a volte la mano trova ciò che la testa non è riuscita a trovare! Per me le idde nascono sempre in uno dei miei quaderni, con una matita nera. Questo mi ha spinto, a poco a poco, a rendere le immagini finali sempre più vicine a questi schizzi.

C'È UN PERSONAGGIO CHE HAI CREATO CHE TI RIMANE NEL CUORE?

Ho un debole per "Ma Grande" che mi era entrato nel cuore molto prima che lo disegnassi.


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