Le Piccole Emozioni hanno il piacere di ospitare Francesco Viliani e Francesca Dafne Vignaga che raccontano com'è nata la loro collaborazione per la realizzazione di due albi illustrati "Ci sono maestre, ci sono maestri" e "Le piccole e grandi cose della scuola".
Francesco Viliani è un maestro di scuola primaria e uno scrittore da sempre appassionato di letteratura per l’infanzia. Specializzato in letture ad alta voce e sceniche per bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
Francesca Dafne Vignaga è un'illustratrice capace trasformare le parole in emozioni fatte di tratti leggeri e delicati.
Com'è nata la vostra collaborazione?
È stata la casa editrice a formare la nostra squadra artistica e, devo dire, non avrei potuto desiderare di meglio. Conoscevo Francesca di fama e quando ho scoperto che avrebbe illustrato "Ci sono Maestre, ci sono Maestri" ero certo che avrebbe fatto un lavoro meraviglioso! Col tempo siamo diventati ottimi amici: ci sentiamo spesso parlando, per esempio, di come vediamo che le bambine e i bambini accolgono i nostri libri nelle scuole, o nelle librerie. Francesca ha una sensibilità unica, trovo che, in entrambi i libri, sia riuscita a dar forma a sfumature della scuola, e più in generale della relazione educativa e del mondo bambino, che le sole parole non possono raccontare. Ha davvero una straordinaria capacità di connettersi con le più piccole e i più piccoli.
Come ha detto Francesco sono stata contattata dall'editore per lavorare alle illustrazioni di "Ci sono Maestre, ci sono Maestri" e subito il testo ha suscitato in me tantissime emozioni. Io sono molto grata ai maestri che ho avuto nella vita e questo è stata una "spinta" molto importante per realizzare le illustrazioni.
Come sono nati i vostri libri?
Sono nati osservando e ascoltando le bambine e i bambini nel quotidiano scolastico. Ho scritto Ci sono maestre, ci sono maestri durante gli ultimi mesi di scuola della mia classe quinta di allora. In quel caso, ho provato a raccogliere le emozioni complesse e sfaccettate della preparazione al distacco, in vista del passaggio alle scuole medie, e, parallelamente, all'accoglienza delle bambine e dei bambini che avrebbero iniziato la classe prima della scuola primaria. Avevo a cuore che le alunne e gli alunni, in entrata o in uscita, potessero ricevere una sorta di abbraccio caldo, luminoso, rassicurante da parte di tutta la comunità educativa.
Le Piccole Grandi Cose della Scuola, invece, è nato perché mi sono reso conto che tanti dei ricordi della scuola delle bambine e dei bambini sono legati agli oggetti che la caratterizzano. Oggetti semplici come una gomma da cancellare, un astuccio, un libro, un quaderno possono diventare portatori di significati profondi, custodi di ricordi e di memorie preziose. Questo secondo libro, però, è anche un invito a vivere la propria storia scolastica con curiosità e voglia di mettersi in gioco. Insomma, un gioco aperto che spero possa ricordare alle bambine e ai bambini che le vere protagoniste e i veri protagonisti della scuola sono proprio loro.
Qualche aneddoto legato alla realizzazione?
Devo dire che soprattutto "Ci sono maestre, ci sono maestri" nasconde tante magie. Per esempio: Il maestro scintilla illustrato da Francesca senza che lei mi avesse ancora conosciuto mi somiglia tantissimo, tanto che in tutti i posti in cui vado a presentare il libro le persone sono convinte che sia effettivamente io. Oppure, nell'apertura finale del libro Francesca ha disegnato diciannove bambine e bambini intente e intenti a fare diverse attività. Sapete quante alunne e alunni ho in classe? Sì, proprio diciannove! Francesca ovviamente non lo sapeva! Ma l'aneddoto più clamoroso riguarda la copertina di Ci sono maestre, ci sono maestri. Dopo numerose proposte, anche molto diverse tra loro, Francesca è arrivata a progettare le maestre e i maestri che, con le loro bambine e i loro bambini, volano su un aeroplanino di carta... ecco, quella stessa mattina, a chilometri di distanza, io mi sono rotto il legamento crociato di un ginocchio cercando di recuperare, con un salto, proprio... un aeroplanino di carta da un albero del giardino della mia scuola! Ovviamente, anche in questo caso, Francesca non ne sapeva niente, scoprirlo è stato incredibile!
Quali sono le emozioni vi hanno regalato questi libri?
Scrivere i testi di questi libri è stato bellissimo. Sono stati due veri e propri viaggi dentro i miei ricordi di bambino e di maestro, due esperienze che mi hanno consentito di riflettere a fondo sul ruolo cruciale della scuola e di una relazione educativa di qualità. Oltre a Francesca, però, devo ringraziare Sara Marconi, la mia editor, con la quale sono stato al telefono per ore e che tanto mi ha aiutato in questo delicato processo di ricerca. Scrivendo per le bambine e per i bambini, sono cresciuto anch'io come uomo e come maestro. La cosa più bella, però, è girare per le scuole e per le librerie e cercare di capire se, effettivamente, questi libri hanno parlato, in qualche modo, alle storie delle bambine e dei bambini che li hanno letti. Le loro domande difficili, le loro osservazioni precise e attente sulle illustrazioni, le loro condivisioni di aneddoti, luminosi o faticosi, mi fanno capire che c'è grande voglia di parlare della propria esperienza scolastica. Incontrare le più piccole e i più piccoli, come maestro e come autore, è sempre un dono impagabile.
Durante la presentazione del nostro lavoro a Sesto Fiorentino le emozioni sono state tantissime e ho notato con piacere che i bambini sono molto attenti a tutti dettagli delle illustrazioni.

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